lunedì 17 novembre 2014

CHE COS’E’ IL CYBERBULLISMO?

Se il bullismo avviene face to face, il cyberbullismo, che è sempre una forma di bullismo, avviene “grazie” all’uso di nuove tecnologie della comunicazione e informazione. Le tecnologie utilizzate sono varie come computer, smartphone e tablet, tutte queste appartengono alla categoria di strumenti che servono anche per comunicare, e qui compresi ci sono i siti di social network, chat, messaggi di testo e siti web.
Questa forma di bullismo è un fenomeno attuale e gravissimo che si è sviluppato contemporaneamente con lo sviluppo della tecnologia; le vittime del cyberbullismo, spesso sono preadolescenti e adolescenti che in pochissimo tempo possono vedere la loro reputazione danneggiata, anche perché se vengono pubblicati dei contenuti, questi possono riapparire in contesti e luoghi diverse.
Il cyberbullismo è un vero e proprio mobbing in internet e viene messo in atto mediante l’uso  della tecnologia e consiste nell’invio ripetuto di messaggi offensivi tramite sms, chat, social network, mail; il fine è quello di “molestare” una persona, spesso un minore, per un lungo periodo.
L’autore, il bullo, o gli autori, il branco, sono spesso persone che la “vittima” ha conosciuto a scuola, nel paese o frequentano lo stesso sport.
I bulli attuano un comportamento basato su offese, minacce, ricatti, pressioni psicologiche e diffamazioni.
Il destinatario di questi comportamenti subirà conseguenze molto gravi come la possibile perdita di fiducia in se stesso, episodi di stati d’ansia, depressione, fino a pensare anche al suicidio.
Molto spesso i giovani, così detti bulli, non si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni nel momento in cui mettono nel web, e cioè in rete, immagini o scritte offensive per il destinatario; spesso iniziano tutto per scherzo….ma lo scherzo è bello finché dura poco.
Il minore vittima del cyberbullismo tiene tutto per sé e non si confida né con i genitori, né con gli amici e tanto meno con le insegnanti perché si vergogna. I genitori molto spesso sono all’oscuro anche perché non hanno accesso alla comunicazione in rete degli adolescenti.
È importante che i genitori, sia dei bulli che delle vittime, inizino a controllare i siti, i social network e le chat frequentate dai figli affinché possano attuare un intervento tempestivo prima che le cose si aggravino.
Il cyberbullismo è un fenomeno in espansione, c’è il bisogno di fermarlo, se per caso sei vittima di cyberbullismo o conosci qualche vittima contatta subito la polizia postale!

Chi è la polizia postale?

L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso indispensabile l'uso di Internet quale mezzo di scambio di informazioni, di accesso alle grandi banche dati, di esecuzione di transazioni e disposizioni finanziarie, di ideazione e creazione di nuove attività professionali.

La rapida diffusione dell'uso di Internet ha ben presto messo in evidenza i punti di debolezza della Rete stessa, in particolar modo con riferimento alla sicurezza informatica. E' in questo scenario che nasce, con legge riforma dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, quale "specialità" della Polizia di Stato all'avanguardia nell'azione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica e a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione.
Il principale sforzo operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni è nella direzione del continuo adeguamento della propria risposta alle nuove frontiere tecnologiche della delinquenza.
La polizia delle comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso i 20 compartimenti, con competenza regionale, e le 80 sezioni con competenza provinciale, coordinati a livello centrale dal Servizio Polizia delle Comunicazioni.
Gli uffici sono dotati di indirizzi e-mail ai quali è possibile chiedere informazioni o inviare segnalazioni di violazione di norme penali nei settori della specialità.




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