DIPENDENZE
E ADOLESCENTI.
La
società è cambiata, è multiculturale e multivariata, e di
conseguenza anche le “dipendenze” sono cambiate. In particolare,
oggi, spesso si parla di dipendenze e come affrontare questa grave
“schiavitù” che colpisce in maniera uguale giovani e meno, e
varie classi sociali. Queste nuove forme di dipendenza si
concretizzano su un substrato d’immaturità e sicurezza apparenti
che hanno portato a un cambiamento degli stili di vita, generando
falsi bisogni e tensioni emotive senza tregua. Le cause delle
dipendenze sono molte e diverse tra loro, ma spesso sono
comportamenti socialmente incentivati: passare ore e intere giornate
davanti al pc comunicando con persone, a volte completamente
sconosciute, senza rendersi conto del tempo che passa, essere
ossessionati dallo shopping on-line, o dalla forma fisica e sportiva.
Nella
fascia dai dodici ai quindici anni è sempre più diffusa la
dipendenza da internet: 4 ragazzi su 10 controllano compulsivamente
la posta elettronica e face book, sperando di aver ricevuto messaggi,
la metà dice di perdere la cognizione del tempo quando è online e 1
su 5 si sente irrequieto, nervoso e triste se non può accedere al
web.
Giovani
e adolescenti spesso in realtà sono persone che subiscono situazioni
sociali, affettive e lavorative difficili che possono indurre alla
ricerca di gratificazioni e falsi conforti virtuali con le quali si
prova a ridurre gli effetti dello stress e del vuoto esistenziale.
Nel
corso degli ultimi 10 anni, si è riscontrato un aumento vertiginoso
dei comportamenti rischiosi, soprattutto tra gli adolescenti, come la
pratica degli sport estremi nei quali c’è o una sensazione di
onnipotenza con una sopravvalutazione di sé oppure una svalutazione
della vita, con tratti più o meno consapevoli di tipo depressivo che
possono avvicinare a ciò che viene latentemente desiderato o
sopravvalutato: la morte.
Un’altra caratteristica di
quest’epoca è il culto dl corpo, che viene manipolato in tutti i
modi oltre che con la chirurgia estetica anche con i tatuaggi o con i
piercing che catalizzano l'attenzione di chi guarda in modo da porre
la persona che ricorre a queste alterazioni corporee, al centro
dell'attenzione e che sottolinea l'affermazione decisa del diritto di
disporre del proprio corpo, della propria identità e della propria
vita. Per i giovani ( e non solo) il corpo è diventato un luogo di
scrittura: la pelle è una superficie sulla quale è possibile
scrivere la propria storia ed il tatuaggio è un libro incarnato
offerto allo sguardo degli altri.
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