Il cinema è nato grazie
all'inventiva dei fratelli Louis e August Lumière i quali mostrarono per la prima volta al pubblico del Gran Cafè
del Boulevard des Capucines a Parigi, il 28 dicembre 1895, la loro invenzione: un apparecchio brevettato chiamato cinèmatographe.
Tale apparecchio era in grado di proiettare su uno schermo bianco
una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo
fotografico, in modo da creare l'effetto del movimento. Ai fratelli Lumière si
deve l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello
spettacolo ad una moltitudine di spettatori.
Da allora il
cinema è considerato mezzo attraverso il quale evadere dalla vita reale, ritagliarsi
un po’ di tempo dal mondo reale per il mondo presentato dal film.
Allo stesso tempo il cinema ha la grande capacità di permettere un “VIAGGIO INTROSPETTIVO”. Nei personaggi dei film cui ci si identifica, si paragonano situazioni personali con quelle presentateci, si proiettano i propri comportamenti in quelli dei protagonisti: strumento, quindi, per lo sviluppo di empatia.
Il cinema è anche DISCUSSIONE, espressione di come si è interpretato il
film stesso, confrontando il proprio punto di vista con quello di altri. Questo
è un secondo livello di sviluppo di empatia.
Queste sono essenzialmente le ragioni che hanno
spinto a scegliere un cineforum, in cui i ragazzi, attraverso un sondaggio,
hanno scelto i temi e noi educatori i film da proiettare.
Il CINEFORUM è stato ispirato da due modelli teorici di prevenzione e promozione della salute: l’ Educazione Psicoaffettiva e la Cineterapia.
Il CINEFORUM è stato ispirato da due modelli teorici di prevenzione e promozione della salute: l’ Educazione Psicoaffettiva e la Cineterapia.
L'Educazione Psicoaffettiva implica un'attenzione per lo sviluppo
personale e sociale degli allievi e per la promozione della loro autostima, del
loro sentirsi “bene nella propria pelle”.
La Cineterapia pone il cinema come innovativo strumento attraverso il quale stimolare sensazioni, percezioni, emozioni, immaginazioni e relazioni allo scopo di imparare a stare meglio.
La visione di film attinenti alle problematiche che si stanno affrontando nella vita stimola infatti la riflessione e la discussione sui sentimenti e sulle emozioni suscitate, su comportamenti e atteggiamenti che gli spettatori riconoscono nei propri vissuti, su motivazioni ed emozioni che sembrano solo individuali e che invece il cinema dimostra appartenere a tante persone.
L'identificazione e la proiezione con i
personaggi di una storia immaginaria rappresenta dunque un'occasione facilitata
di CONOSCENZA DI SÉ e SVILUPPO DI EMPATIA, di parlare di sé “come se”,
percependo nel film una somiglianza che ospita le diversità: da una parte ci si
riconosce, acquisendo consapevolezza di sé, dei propri vissuti, ma anche del
contesto socio-culturale nel quale si vive, dall'altra s'immaginano possibilità
comportamentali ed esistenziali differenti.
Un grazie, quindi, ai Fratelli Lumière,
che, considerando la loro invenzione come
“invenzione senza futuro”, non si resero conto di quanto in realtà esso
avesse e abbia tutt’ora una funzione terapeutica!
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